Augusto Minzolini non esclude un suo ritorno alla direzione del Tg1. Il giornalista che fino a qualche giorno guidava il telegiornale della rete ammiraglia Rai ha dichiarato nel corso della registrazione di Ma anche no, il contenitore domenicale di Antonello Piroso in onda il 25 dicembre su La7:
Potrei anche tornare a dirigere il Tg1. E’ stata applicata nei miei confronti una legge propria per i dipendenti pubblici che mi sospende e mi dovrebbe mandare a ricoprire un ruolo equivalente, ma secondo me utilizzare questa legge è una forzatura dato che la Rai è una società per azioni e lo ha ricordato anche la Corte di Cassazione in una sentenza che sta per uscire.
Minzolini non ha confermato il nuovo incarico di inviato Rai a New York e si difeso con tenacia:
Non credo di aver fatto un tg di parte, anzi penso di aver concorso al pluralismo televisivo. (…) Sono abbastanza tranquillo e ho la coscienza apposto. Ho attraversato un momento abbastanza complicato dal punto di vista politico, perché la politica è andata a occuparsi di cose che con la politica c’entrano poco. In passato questi argomenti c’erano ma non si parlava solo di questo.
L’ex direttore del Tg ha motivato così il calo di ascolti:
E’ colpa della digitalizzazione. Il nuovo direttore non sta andando meglio”.
Durante il dibattito in studio momenti di tensione tra Minzolini e Andra Scanzi del Fatto quotidiano; quest’ultimo ha chiesto all’ex direttorissimo: “Non si vergogna per come ha diretto il tg?” La risposta è stata:
Si vergognino lei e il suo giornale per come fate informazione.
Intanto, a sostegno della posizione di Minzolini, c’è da registrare la dichiarazione di Antonio Verro, consigliere Rai, il quale ha scritto:
Apprendo che la Corte di Cassazione, all’interno di una recentissima sentenza in cui accoglie le istanze della societa’ concessionaria del Servizio pubblico, definisce in maniera chiara ed univoca che la RAI e’ una societa’ per azioni, ribadendo in particolare quanto previsto dall’art. 49 del decreto legislativo n. 177/2005 (il testo unico della radiotelevisione). La sentenza rafforza quindi la convinzione, gia’ espressa anche in Consiglio di Amministrazione dal sottoscritto e da altri consiglieri, sull’inapplicabilita’ della legge n. 97/2001 alla posizione di Augusto Minzolini. Venendo meno il presupposto giuridico che aveva portato al trasferimento del Direttore, mi aspetto quindi che già nel prossimo CdA il Direttore Generale porti una proposta per sanare la questione e riaffidare la Direzione del TG1 ad Augusto Minzolini.