Plastik – Ultrabellezza, atto secondo. Nonostante le critiche piovute dopo la prima puntata del nuovo programma sulla chirurgia plastica con Elena Santarelli, poco è cambiato nella conduzione di quest’ultima. L’ex isolana della Ventura non si è tolta quell’aria da persona che ti sta facendo un piacere.
L’acidella della rete giovane di Mediaset si destreggia tra un servizio di liposuzione e uno di chirurgia plastica migliorativa con l’interesse di una che si trova ad assistere alla presentazione di un libro sulla storia della filosofia antica solo per fiondarsi sul buffet appena il catering sistema i vassoi sul tavolo.
Poco cambia se deve annunciare un servizio riguardante una donna che è rimasta sfregiata dallo scoppio di una bottiglia di alcool, oppure se deve lanciare un filmato riguardante un dottore che accontenta le richieste dei pazienti che ambiscono ad avere lo stesso volto del loro attore preferito, o ancora che abbia a che fare con un video in cui una cinquantenne si sottopone ad una seduta di iniezioni di botulino (tra l’altro questa si è fatta riempire con l’obbiettivo di avere una faccia con le stesse fattezze di una zampogna?): la Santarelli si rivolge al pubblico con lo stesso tono che utilizza per parlare con la filippina che le pulisce i vetri di casa.