Lucio Presta ha deciso di togliersi un bel po’ di sassolini dalle scarpe. In un’intervista rilasciata ad A, infatti, l’agente che rappresenta, tra gli altri, anche Roberto Benigni, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, Lorella Cuccarini e Paola Perego, che è anche la sua compagna di vita, denuncia alcuni comportamenti e decisioni della Rai nei suoi confronti che Presta definisce con un solo aggettivo: meschino.
Meschino, perché, stando alle dichiarazioni di Presta, a pagare per le sue decisioni poco gradite alla Rai, è stata la sua compagna Paola Perego, attualmente fuori dalla tv di Stato:
Ho pagato i miei no nel modo peggiore. Per punire me hanno deciso di punire la donna che amo e che voglio sposare… Ma fatemelo dire, un atto così si può bollare con una sola parola: meschino.
Il rinnovo di Paola Perego era praticamente cosa fatta ma, sempre secondo Presta, si è trattato quasi di una vendetta trasversale:
Il rinnovo era stato chiesto dal direttore di Rai1 Mauro Mazza, messo nero su bianco, in una lettera. Be’, quella lettera non è nemmeno stata presa in considerazione da chi sarebbe diventato direttore generale e che allora era la persona che si occupava dei contratti. Inoltre sono vent’anni che lavoro in modo assai professionale e con ottimi risultati. È stato un gesto così vigliacco che non c’è nemmeno bisogno di rincorrerli. Inciamperanno da soli.
Qual è l’origine di tante acredine della Rai nei confronti di Presta? Lo stesso agente parla di volontà della Rai non rispettate riguardo l’ultimo festival di Sanremo, come la presenza di altre conduttrici:
Noi avevamo un progetto e su quel progetto abbiamo puntato le nostre fiches. Poi i risultati ci hanno dato ragione.
Appare così improbabile la presenza di Lucio Presta al prossimo Sanremo con l’agente che, a riguardo, si è espresso così:
Non lo chieda a me, io non ho risposte. Al massimo ipotesi. Forse il successo che ho portato interessa ad alcuni e non a tutti. O, forse, sono convinti che ci sia gente più brava di noi. Stanno in alto mare? Io direi, come si dice a Roma: ‘Stanno a carissimo amico’. Ma non dovendomene occupare, non sono interessato a quello che accade.
Lucio Presta ha anche confessato un desiderio riguardante la Rai che riguarda l’allontanamento della politica dall’azienda:
La Rai non è un orticello personale. È la storia del Paese. È l’impegno del Paese, il costume del Paese. Chi lavora in Rai deve parlare all’Italia come se parlasse a un figlio: con lo stesso amore, lo stesso senso di responsabilità. Deve sottrarsi alle pressioni della politica, deve cercare la verità e invece… La politica si è completamente impossessata dell’azienda. Hanno ingessato tutto. Ma ora basta: la politica dia l’esempio e si allontani. Sì, faccia un passo indietro e lo faccia in fretta.