Gerry Scotti, intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni, parla della principale novità della terza edizione di Io Canto, l’innalzamento dell’età media dei concorrenti:
Prima di tutto c’è una scommessa che nasce anche dagli imput delle associazioni dei genitori e pure di chi analizza la tv pensando che sia praticamente l’unica maestra di vita, cosa su cui forse ci sarebbe da discutere. Comunque: alziamo l’età media dei concorrenti che sarà più verso i 12-16 anni. I piccolini possono essere una punteggiatura di tenerezza, ma concordo che 6 anni è presto per stare davvero in gara. Però siamo chiari, in serie A arriva chi ha iniziato a giocare a calcio presto: se vuoi coltivare un talento devi farlo dai 12 anni, non dai 18.
Di sicuro nelle nuove puntate rivedremo i vincitori delle due passate edizioni, Cristian Imparato e Benedetta Caretta, dopo i corsi che hanno seguito in America:
Tornare nello show cementa i rapporti affettivi, che si creano dietro le quinte, che però noi non mostriamo, perché questo non è un reality né è Amici. E fa continuare su quella strada di impegno serio a cui teniamo molto io e Roberto Cenci. L’esperienza americana serve a migliorarsi, e questo è un valore essenziale anche se poi uno fa l’idraulico o il vivaista, ma anche a capire se si è posseduti da una cosa speciale: il fuoco, il talento.